Di fronte a uno scenario che pone problemi nuovi in forme inconsuete, le risposte degli individui e delle organizzazioni non sempre sono altrettanto innovative.
Molte Organizzazioni sono in difficoltà. Implodono, falliscono perché si relazionano col “nuovo” dando risposte vecchie, perseverando nell’adottare logiche di gestione e di management obsolete: prevalentemente logiche di controllo e pianificazione; quasi sempre approcci “ reattivi” a stimoli esterni piuttosto che approcci riflessivi, di consapevole e profondo ascolto del contesto.
È infatti dall’ ascolto profondo, dalla capacità di fermarsi a riflettere che nasce la possibilità generativa dell’ innovazione.
I teorici delle più avanzate scuole di pensiero sulla Leadership, ci aiutano a capire come uscire da questo stallo organizzativo e culturale. Otto Sharmer e Peter Senge, ad esempio ci propongono approcci affascinanti e concreti per innovare le menti e le idee.
Alla base di tutte le proposte operative per lavorare su una Leadership che sia in grado di affrontare il mondo contemporaneo, c’è una parola chiave: apprendimento.
L’Organizzazione può e deve apprendere, sperimentare, innovare modus operandi e comportamenti, trasformare i mind-set e la cultura consolidata, sfidare la propria identità, non per negarla ma per arricchirla.
Ogni Organizzazione, ci dice Senge, ha delle disabilità, degli impedimenti ad apprendere. Si tratta di vere e proprie Learning Disabilities, superabili a patto che i Leader apprendano a loro volta e consentano di:
- creare contesti di dialogo generativo, in cui non si discuta in modo contrappositivo ma si conversi in modo produttivo, trasformando le differenze individuali di approccio e di pensiero in risorse e ampiezza di vedute.
- valorizzare ogni risorsa e includere nelle progettualità idee e contributi di tutti perché il miglioramento e l’innovazione arrivano da ogni individuo che sia realmente coinvolto e partecipe
- mettere in discussione i modelli guida, le abitudini, i processi e i mind-set culturali consolidati, per non restarvi ingabbiati nel passato e per integrarli con nuove prospettive
- sviluppare competenze personali ed emozionali che aiutino a chiarire la visione da realizzare e a trovare la via per non abbassare le aspettative e dare spazio alla ricerca creativa delle molteplici soluzioni possibili
- ampliare la prospettiva di osservazione e saper continuare a vedere gli alberi mentre lo sguardo avvolge l’intero bosco
- saper usare il linguaggio e i processi delle Competenze per facilitare il miglioramento delle performance e al tempo stesso lo sviluppo professionale e personale.
Per ognuno di questi punti posso proporti soluzioni innovative, concrete ed efficaci.
Se vuoi saperne di più, capire il mio approccio e la mia metodologia, contattami. Ti ascolto volentieri.
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